Che differenza c’è tra cromatura a spessore e cromatura dura?
Apparentemente le due tecniche sono molto simili, al punto che in molti casi le definizioni vengono utilizzate come sinonimi; ma in realtà la cromatura a spessore è solo una delle numerose tecniche di cromatura dura che vengono ad oggi impiegate nella finitura di semilavorati industriali e certamente la più comune nel campo della componentistica di precisione.
Di seguito riportiamo le principali caratteristiche dei due tipi di cromatura a confronto.
Caratteristiche cromatura dura
Il procedimento di cromatura dura può rispondere in maniera flessibile alla richiesta di un mercato molto diversificato, dal tessile all’edilizia, ed essere impiegato sia per finalità estetiche che funzionali
Oro, Nichel, Argento, Alluminio e Plastica solo per citarne alcuni. I materiali che possono ricevere il trattamento di cromatura dura sono molti e con caratteristiche eterogenee, questo implica che l’intero processo debba avere un’impostazione modulabile e poter velocemente adeguarsi a dimensioni e caratteristiche fisiche sempre differenti per ogni lavorazione.
La cromatura dura viene eseguita in coda al processo di produzione e riguarda le finiture, estetiche e funzionali, di componenti e micro-componenti destinati al mercato industriale. L’intera esecuzione della lavorazione è soggetta quindi alle specifiche tecniche definite insieme al cliente in fase di progettazione e alla successiva rettifica post cromatura che garantisce il rispetto degli standard di produzione.
Caratteristiche cromatura a spessore
Il procedimento di cromatura a spessore ha un’applicazione funzionale all’industria meccanica ed è impiegato nel ripristino delle caratteristiche tecniche delle singole componenti metalliche.
I materiali interessati dal processo di cromatura a spessore sono principalmente ferro e alluminio.
La cromatura a spessore viene eseguita principalmente in caso di manutenzione di supporti danneggiati da usura o ossidazione. L’esecuzione della lavorazione è quindi soggetta a operazioni di pre-rettifica che stabiliscano gli standard della lavorazione, a bagni galvanici specifici a seconda del metallo e del supporto che viene rivestito e rettifica post cromatura per garantire il rispetto degli standard e la corretta performance del pezzo finale.
Differenza fra cromatura a spessore e cromatura dura
Esistono modalità differenti per effettuare una corretta cromatura dura, in questo articolo abbiamo deciso di approfondire le metodologie più diffuse presenti oggi sul mercato evidenziandone le principali differenze.
Cromatura a caldo, processo tradizionale di cromatura effettuato con bagno elettrolitico che può prevedere il fissaggio della lavorazione attraverso l’impiego del lavaggio a caldo e del forno di asciugatura
Cromatura a freddo, si tratta di un processo solitamente ad uso amatoriale che non prevede alcun bagno elettrolitico.
Attraverso l’impiego di prodotti nanotecnologici, per lo più spray, che possono essere applicati al pezzo a temperatura ambiente In questo caso la cromatura viene applicata. Ne risulta un manufatto dall’estetica simile alla cromatura vera e propria, con caratteristiche di resistenza e proprietà meccaniche inalterate ed in alcun caso migliorate rispetto alla situazione di partenza.
Cromatura tradizionale, è il procedimento galvanico meglio conosciuto come cromatura galvanica o cromatura dura. Il pezzo precedentemente pulito e sgrassato viene immerso in bagni galvanici successivi che attraverso il procedimento elettrolitico sono in grado di depositare specifici spessori di metalli su supporti ferrosi, in plastica, in rame o in acciaio.
Cromatura a spessore, è la tecnica che viene più largamente utilizzata in campo industriale. Attraverso questo procedimento elettrolitico, la cromatura restituisce lo spessore originario al pezzo che viene trattato. Così facendo il manufatto ritorna ad avere le caratteristiche meccaniche e fisiche originarie, la sua vita utile viene prolungata ed i segni di usura, ruggine e deterioramento da sfregamento vengono cancellati per sempre, o almeno fino alla prossima attività di manutenzione.
Cromatura flash, utilizzata principalmente per il trattamento di piccoli particolari e minuterie metalliche, questo procedimento è caratterizzato da velocità di esecuzione e flessibilità di impiego ed è perfetta per ottenere piccoli spessori e porzioni di cromatura anche inferiore al micron. Grazie all’ impiego di energia elettrica ad alto voltaggio, per effettuare la cromatura flash sono sufficienti vasche anche molto piccole e brevi tempi di immersione: ne deriva un bagno elettrolitico ad altissima precisione che successivamente non necessita di rettifica del pezzo.
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